Il 26 aprile 2023 il Rettore Magnifico del Pontificio Ateneo Sant’Anselmo ha inaugurato il nuovo Book Point.
Il servizio viene offerto alla comunità accademica anselmiana grazie alla collaborazione del Collegio e della Libreria Romani.
Gli studenti, ma anche gli ospiti, potranno acquistare libri di testo e di altro genere, in special modo quelli afferenti alle nostre Facoltà di Filosofia, Teologia, Liturgia, senza dimenticare l’area tematica dedicata alla Monastica.
Il Book Point è situato nell’Aula 5 presso il chiostro e a partire dal 26 aprile prevede l’apertura nei seguenti orari:
lunedì: 10.00-12.30
mercoledì: 14.30-16.00
giovedì: 10.00-12.30
Oltre l’orario indicato le aperture straordinarie del Book Point saranno legate a importanti eventi accademici.
Che cos’è l’alto funzionamento, in che cosa consistono le difficoltà di chi ha un disturbo dello spettro autistico, che cos’è veramente l’autismo? Ma anche termini di uso quotidiano che vanno associati alla sanità intesa come dimensione di qualità della vita, di benessere, non come malattia.
Una realtà che riunisce le oltre 50 strutture sanitarie e socio-assistenziali cattoliche che in Italia trattano i disturbi dello spettro autistico. Riunitosi per la prima volta il 14 ottobre 2019 per condividere esperienze, individuare percorsi comuni e produrre linee guida di intervento, il tavolo si è posto sempre come obiettivo quello di essere da sprone per tutto il territorio nazionale sulla qualità dell’intervento in tema di autismo.
Il giornalista Andrea Gagliarducci e monsignor Stefano Sanchirico, officiale dell’Archivio Apostolico Vaticano, aiutano a comprendere la comunicazione della Santa Sede con la consapevolezza che protocollo e cerimoniale non sono “orpelli”
L’Impero Bizantino, secondo il segretario di Stato Usa, Henry Kissinger, è sopravvissuto almeno 500 anni in più rispetto alla sua effettiva capacità politica, militare ed economica grazie alla sua cultura e al suo cerimoniale. La comunicazione della Santa Sede non è sempre comprensibile agli occhi del grande pubblico ma è fondamentale per la sua missione. Ma uno dei modi in cui un’istituzione racconta se stessa è proprio il cerimoniale. Ecco perché il volume «Linguaggi pontifici. Storia, significati, protocollo della più antica istruzione del mondo» aiuta a riscoprire e valutare i simboli e i gesti.
“Qual è la differenza tra il terrorismo e il protocollo? Con il primo si può discutere, ma con il secondo no”. È la battuta ricorrente che Papa Francesco rivolge ai suoi interlocutori, per lo più ai capi di Stato e di governo, quando si siedono attorno alla scrivania della Biblioteca Privata, nella seconda loggia del Palazzo Apostolico, e il rumore dei flash dei fotografi rende abbastanza difficile l’inizio della conversazione. Ovviamente, dopo pochi secondi, tutti escono lasciando soli il Pontefice e il suo illustre ospite ed eventuali interpreti. C’è il rischio, però, che il prezioso patrimonio dei linguaggi pontifici, almeno in Vaticano, si perda, mentre, invece, esso è impregnato di storia e chiede di essere interpretato con fedeltà e sapienza per evitare che i messaggi che esso comunica siano equivocati. …
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